domenica 19 ottobre 2008

Rally due valli

RALLY. UNA PIAZZA BRA AFFOLLATA HA ACCOLTO I VINCITORI DELLA TRADIZIONALE CORSA SUI MONTI SCALIGERI

Due VALLI, De Tisi domina
e i veronesi lo tallonano
di Danilo Castellarin

Ancora una volta il Rally Due VALLI è stato appannaggio di un pilota non veronese. La vittoria del trentino Giorgio De Tisi su Citroen XSara nel classico appuntamento autunnale organizzato dall’Automobile Club Verona ha continuato nel solco segnato lo scorso anno dal torinese Emanuele Garosci e iniziato sin dal 2005 dallo stesso De Tisi, quando vinse la prima delle sue tre vittorie, eguagliando il record del bravo Vanni Pasquali, veronese doc, che vinse nel 2000, 2001 e 2003, saltando il 2002 quando si impose un altro veronese, Pietro Zumerle. Peccato dover usare il passato remoto per cercare un pilota scaligero fra i vincitori. Ma così è. Fortuna che lo scorso anno c’era il bravo «naviga» Tumaini a guidare Garosci.
Ma bisogna onestamente riconoscere che quest’anno De Tisi ha vinto da dominatore, con classifiche spesso identiche nelle prove speciali che si susseguivano. La cronaca. Venerdì notte il rally non partiva bene perché alla prima prova speciale, intorno alle 22, la Delta Integrale di Bennati-Pinna si bloccava sulla prima «ps» verso Bosco. Panico per chi seguiva, dal numero 14 in poi, per l’improvviso ostacolo.
È finita che gli altri piloti si sono fermati e hanno tolto di mezzo (usando non l’olio motore ma quello di gomito) la stagionata e ingombrante Delta. Nel frattempo però la direzione corsa decideva di annullare la prova, trasformandola in marcia d’avvicinamento. Dopo la seconda «ps», quella di Castagnè, De Tisi andava in testa. E qui resterà incollato con il mastice per tutta la corsa.
Sabato il rally parte con mezz’ora di ritardo dalla Caserma G. Duca e subisce un’altra dolorosa amputazione nella prima «ps» della giornata, quella di Campiano. Pare che siano saltati i collegamenti radio, che dovevano essere garantiti per mantenere la gara in sicurezza. Venendo a mancare questa condizione, il direttore di corsa annullava la prova. Con delusione di chi aspettava da ore i suoi beniamini.
Nella prova successiva, la famigerata Ca’ del Diaolo, Emanuele Arbetti su Peugeot biancoblù usciva di scena per un incidente, togliendo così la pressione psicologica alla rossa Citroen di De Tisi, che si avviava a stravincere con quasi un minuto di vantaggio sul secondo classificato. Per il trentino l’unico brivido arrivava a Santa Trinità quando un testacoda gli faceva perdere la vittoria della ps (ma non la testa della gara) in favore del bravo Gaiardoni. Nel frattempo anche i fratelli Gaspari dovevano lasciare il terzo posto (particolarmente meritorio perché su Clio 1600) causa foratura. Ma il buco sarebbe stato il meno. Infatti, alla sesta prova, mentre erano in lotta con la vettura gemella di Giancarlo Cunegatti e Michele Tosi, i fratelli Nicola e Valentino Gaspari si schiantavano di brutto, senza farsi male ma mettendo la parola amen sul rally.
In gruppo N, la Mitsubishi di Tabarelli-Handel prevaleva su quella di Lovisetto, tradito dall’elettronica.
In una Bra affollata di sportivi il direttore dell’Automobile Club Verona, Angelo Centola, ha premiato con trofei, champagne e Inno di Mameli i vincitori, i secondi classificati Gaiardoni-Marzari su Peugeot 206 WRC e i terzi assoluti Piatto-Farina, al debutto con la Peugeot 207.
Quarti e primi delle due ruote motrici Righetti-Ambrosi, su Peugeot 106 Maxi.
CLASSIFICA
1) De Tisi-Pollet su CitroenXSara; 2) Gaiardoni-Marzari su Peugeot 206 a 54”5; 3) Piatto-Farina Stefano su Peugeot 207 a 2’57”1; 4) Righetti-Ambrosi Gianluca su Peugeot 106 3'59” 8; 5) Cunegatti-Tosi su Renault Clio S1600 a 4:29”6

Tratto da LARENA

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