domenica 26 ottobre 2008

SERVIZI SOCIALI. L’assessore regionale Valdegamberi tira le somme di due anni di lavoro

Lessinia, 8 milioni
per l’assistenza

di Vittorio Zambaldo

C’è un ambito in cui la montagna cresce e le prospettive sono di ulteriori sviluppi per i prossimi anni: è quello del settore sociale, con una popolazione che invecchia e aumenta la necessità di nuove professioni e maggiori impegni.
L’assessore regionale alle politiche sociali, Stefano Valdegamberi, traccia un bilancio dei due anni di mandato prendendo in considerazione solo i Comuni veronesi della parte più alta della Lessinia per mostrare come su 20 milioni a fondo perduto e altrettanti del fondo di rotazione (cioè da restituire al completamento dell’opera e in 15 anni a tasso zero), che rappresentano il budget complessivo dell’intera Regione per il sociale, questi Comuni abbiano potuto beneficiare di una fetta consistente di finanziamenti, pari a circa otto milioni di euro.
A Boscochiesanuova sono stati destinati 381 mila euro per la realizzazione di un fabbricato ad uso comunità alloggio e Ceod a Corbiolo (quello poi destinato alla Piccola Fraternità della Lessinia) e per la realizzazione di una sala polifunzionale. A Erbezzo un milione di euro (metà dei quali dal fondo di rotazione) servirà per ricavare un centro di accoglienza per anziani di 60 posti letto complessivi.
A Cogollo di Tregnago 700 mila euro (200 dei quali in conto capitale), sono investiti nella realizzazione del centro famiglie per minori in via Zerbato. Nel capoluogo, invece, 300 mila euro di finanziamenti riguardano le sistemazioni esterne della struttura e la sostituzione di tutti i serramenti e delle tende nel centro di assistenza Fermo Sisto Zerbato.
A Badia Calavena un milione e 390 mila euro serviranno per un Ceod e centro di aggregazione diurno per disabili e per un centro diurno e una comunità alloggio per anziani.
Infine i finanziamenti più consistenti sono indirizzati su VESTENANOVA, con ben 4 milioni e 80 mila euro per il centro soggiorno anziani di Bolca, struttura polifunzionale di 60 posti letto, arrivata quasi a ultimazione e in funzione dal prossimo autunno. Sono tutti finanziamenti erogati a progetti approvati con varianti apposite dai piani di zona del territorio.
«È da sottolineare che prima di questi interventi non c’era nulla per il sociale in Lessinia, a parte il lavoro volontario della Piccola Fraternità e delle case di riposo di Sant’Anna d’Alfaedo, Boscochiesanuova e Tregnago», precisa l’assessore Valdegamberi.
«È cambiata la mentalità e l’attenzione. Il proposito della Regione è di avvicinare i servizi al cittadino: non l’ospedale vicino a casa ma il servizio dentro casa con una nuova politica sociale e assistenziale che offre continuità attraverso una rete di supporto alla famiglia», aggiunge Valdegamberi. Ma gli investimenti in questo campo chiamano lavoro e nuove professionalità: c’è bisogno di infermieri, di assistenti, di educatori, di fisioterapisti, tutte professionalità che si possono formare sul posto con apposti corsi di formazione.
«È così che si aiuta la montagna: dando servizi e occupazione, fornendo gli strumenti perché i giovani abbiamo la possibilità di specializzarsi su lavori da svolgere vicino a casa e chi è già nel mondo del lavoro possa riqualificarsi e avere maggiori soddisfazioni dalle proprie scelte professionali», conclude l’assessore Valdegamberi.

da LARENA

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